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Reportage sulla 78esima MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA di Pier Paolo Ronchetti

L’edizione della riscossa post(si fa per dire)-Covid è stata acclamata dalla stampa, non solo nazionale, con grande calore fin dai primi giorni, quando sono stati presentati film di grossi nomi, tutti generosamente accolti: questo nonostante fin dalle prime battute sia stato chiaro che l’alta partecipazione, con regole di distanziamento identiche a quello dello scorso anno, quando pubblico e accreditati erano forse un terzo, avrebbe causato qualche problema nella prenotazione dei posti e nel conseguente accesso alle sale. Non c’è dubbio che l’inaugurazione con una prima importante, quella di Madres parallelas di Pedro Almodóvar, abbia immediatamente ben disposto critici e spettatori. Anche se l’ultimo film del regista spagnolo non sarà ricordato come uno dei titoli più importanti della sua filmografia. Partendo da una premessa un po’ ovvia - uno scambio di neonate in ospedale - e procedendo su un doppio binario narrativo, quello della vicenda personale e quello della resa dei conti con