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Reportage sulla 79esima MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA di Pier Paolo Ronchetti

Prima edizione della Mostra del Cinema di Venezia a piena capienza, ma sempre con obbligo di prenotazione online, gestita da un operatore evidentemente poco avvezzo alla pratica e che ha provocato disagi durante tutta la durata del festival: posti non riservabili per sale poi rivelatesi semivuote, cancellazioni effettuate dai singoli (di posti che poi non venivano reinseriti nel circuito tornando a essere accessibili) sveglie all'alba per assicurarsi una manciata di slot e nessuna rush line prevista in caso di effettiva disponibilità. È stata anche l’edizione del ritorno del cinema delle grandi produzioni, specie americane, molte targate Netflix, che questa volta è uscita, a differenza dello scorso anno, del tutto a mani vuote dalla competizione. In effetti, i titoli della piattaforma erano effettivamente fra i più deboli del concorso. Athena del francese Romain Gavras nonostante il suo stile da videoclip (Gavras è uno dei più noti registi del settore), il suo uso roboante della